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PROGETTO “A CHE GIOCO GIOCHIAMO”

Poiché nella scuola sono inseriti alunni con svariate difficoltà, il Centro Studi Csi di Varese, attento alle problematiche dei giovanissimi, si è impegnato nella ricerca e nello sviluppo di contenuti idonei a colmare lacune, a soddisfare esigenze, a fornire interventi mirati che, mentre educano il gruppo con la motricità, sollecitino in maniera specifica i soggetti portatori dei diversi handicap (che consentano di potersi “muovere”).

Motivazione della proposta
Raramente i portatori di handicap vengono stimolati attraverso il movimento e con attività ludiche e gratificanti nelle ore curricolari di attività motoria, nonostante la motricità offra grandi possibilità di recupero, di rafforzamento delle capacità esistenti e di reale integrazione.

Questo progetto ha lo scopo di aiutare, sostenere, incoraggiare, rendere più sicuro ed autonomo l'alunno svantaggiato, inserito nel gruppo dei compagni, a farlo accettare senza richiedergli prestazioni non commisurate alle sue capacità reali.'intervento in oggetto prevede colloqui informativi precedenti le sedute, per orientare le proposte pratiche, individualizzandole, in modo da sollecitare tutte le potenzialità del disabile.ciclo di lezioni, contemporaneo e integrativo alle ore curricolari di attività motoria, offre ai diversamente abili un'attenzione motoria mirata e maggioree agli insegnanti di classe la possibilità di interagire con gli specialisti aggiornandosi per migliorare le proprie conoscenze tecnico-didattiche.


Tutte le classi della Scuola Primaria con portatori di handicap non troppo gravi.

Obiettivi Fondamentali

  • Favorire la conoscenzadi sé e del proprio corpo con giochi adeguati.
  • Favorire l'autonomia personale con l'uso vario e combinato degli schemi motori di base.
  • Rinforzare l'equilibrioda fermi e in movimento.
  • Migliorare la manipolazionecon l'utilizzo dei piccoli attrezzi ed in particolare della palla giocando a piccoli gruppi.
  • Educare alla relazionecon gli altri (compagni ed insegnanti) con attività a corpo libero, con i piccoli attrezzi, con giochi di movimento e di regole



Metodologia
Le attività saranno prevalentemente proposte in forma ludica per mantenere alto l'interesse e la motivazione al
“poter imparare”e alla consapevolezza del “saper fare”, orientate all'autonomia.
Le gratificazioni saranno una costante delle lezioni per migliorare l'autostima non solo dei disabili, ma di tutti i componenti la classe, collaboranti con i ragazzi svantaggiati.

La valorizzazione della corporeità e della motricità formativo/educativa non può prescindere da una programmazione specifica per ciascuna classe per essere una “determinante” dello sviluppo psicomotorio del gruppo con inserito il disabile. L'interazione costantemente stimolata tra tutti i componenti la classe è il collante della formazione emotiva e sociale.
classe verrà stilato e consegnato un percorso didatticoin base alle diverse situazioni umane ed ambientali verificate dallo studio preventivo e dal primo approccio dello specialista. L'aspetto ludico costituirà comunque il filo conduttore delle lezioni perché permette di interiorizzare più velocemente e stabilmente le proposte legate a vissuti emotivamente partecipati.

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