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L’ALFABETO DELLO SPORT e l’ ALFABETIZZAZIONE MOTORIA |
L’alfabeto dello sport si insegna nel proporre l’avviamento sportivo: comprende linguaggi, tempi, forme, modi, comportamenti ed esempi, che devono essere adatti e rispettosi delle fasi dello sviluppo psico-cognitivo e delle tappe dell’accrescimento fisico e funzionale dei giovanissimi. La gradualità delle proposte pratiche, insieme alla loro fattibilità, ne sono i fondamenti tecnico/didattici.
Avviare allo sport è un’opportunità educativa imperdibile, anche per l’interesse che suscita tra i ragazzi. Si deve inserire nell’ambito della cultura pedagogica della scuola primaria, onde offrire agli allievi la possibilità di acquisire una serena e corretta impostazione alla polivalenza sportiva. Voler anticipare o affrettare alcune fasi della crescita psicofisica e motoria, per la ricerca di specializzazioni precoci, può creare difficoltà, carenze e vuoti nelle capacità di adattamento e nello sviluppo delle prime abilità, che si rifletteranno poi sui diversi comportamenti della vita sportiva e quotidiana.
Il Miur e il Coni, a partire dal 2010, hanno posto in essere, in molte scuole italiane (scelte con un particolare criterio) un bellissimo Progetto di Alfabetizzazione motoria a favore delle 5 classi della scuola primaria.
I principi sui quali poggia il Progetto di alfabetizzazione (v. miur coni) sostengono le convinzioni che abbiamo maturato in tanti anni di attività.
La nostra progettualità vuole contribuire all’insegnamento degli elementi di base dello sport per tutti i giovanissimi, facendone vivere e comprendere la valenza formativa sia nelle Società sportive del CSI che a Scuola.
L’iter da seguire (e da adattare alle diverse realtà umane e ambientali), inizia con proposte di organizzazione degli schemi motori nelle loro diverse forme e direzioni, poi si aumenta gradualmente il ritmo esecutivo e infine si ampliano le forme di combinazione. L’aspetto ludico dell’attività non dovrà mai essere sacrificato e dovrà coinvolgere totalmente bambini e ragazzi.
Gli elementi che caratterizzano la regina degli sport, l’atletica leggera (saper correre, saper saltare, saper lanciare), sono la base naturale sulla quale si svilupperanno le altre competenze fondamentali della motricità sportiva e cioè il saper utilizzare e coordinare le azioni degli arti superiori, di quelli inferiori, del corpo nella sua globalità, incrementando la capacità creativa e l’intenzionalità esecutiva. Quando sarà acquisito l’utilizzo differenziato dell’emisoma preferito e delle coordinazioni del movimento voluto, (se si saranno interiorizzate le situazioni base vissute), si potrà orientare l’avviamento sportivo a fini variati e diversificati. Ciò sarà possibile solo se ogni lezione sarà impostata in modo che abbia un piccolo obiettivo raggiungibile, dal quale ripartire coscientemente ogni volta.
Gli allievi apprenderanno così non in forma meccanico/strumentale, ma sostenuti dai due pilastri che sostanziano l’alfabeto motorio di tutti gli sport, individuali e di squadra:
“imparare a essere capaci” e “imparare a stare insieme agli altri”